domenica 22 aprile 2007

Kikoko racconta il viaggio della speranza

Scatole di cartone con poche cose. E' il piccolo bagaglio di chi parte dalla propria terra. Poche cose che nulla valgono di fronte alla propria dignità. Si chiama la partenza questo quadro che apre la mostra itinerante "Il viaggio della speranza. Da Lampedusa a Borgo Mezzanone", promossa dalla Caritas di Borgo Mezzanone con il patrocinio della Provincia di Foggia. Dopo aver fatto tappa in alcuni centri della Provincia, sarà visitabile a Foggia all'auditorium di Santa Chiara fino a sabato 28 aprile. L'autore di questi quadri è Kikoko, togolese di 29 anni. Oggi lavora in un'azienda di Lodi. Ma il suo cammino è stato lungo, dal suo paese, in giro per l'Europa e poi in Italia, come documentano le sue opere: scene di vita quotidiana dei villaggi, approdi difficili, come appunto quello di Lampedusa, incontri che cambiano la vita, come quello con la comunità di Casa Speranza a Borgo Mezzanone, dove lo scorso ottobre ha chiesto lo status di rifugiato e dove è maturata l'idea di proporre questa mostra che racconta un'esperienza personale, quella di Kikoko, che è emblematica di chi lascia la propria terra e fatica ad integrarsi in un'altra società. La mostra è accompagnata da alcune fotografie e da pannelli con una scelta di poesie, curati da altri due ospiti di Mezzanone, Saki e Omar. "Far capire la propria cultura è difficile - dice Kikoko - ma se l'altro ha voglia di ascoltare diventa tutto più facile". In fondo siamo uguali dice Kikoko, e indica uno dei suoi quadri: l'ombra, quell'ombra uguale di due bambini di colore diverso.

Rutelli: “Saremo alleati del Pse”

Non c’è stato nessuno strappo eclatante come nella Quercia, ma resta qualche dissapore e qualche ferita aperta. L’assise della Margherita, insomma, poche ore prima la sua conclusione, se incassa una compattezza sull’identità di un partito che intende entrare “a schiena dritta” nel Partito democratico, al tempo stesso porta alla luce le varie sfumature e le diverse anime raggruppate sotto lo stesso tetto.
Una cosa mette tutti d’accordo: la collocazione internazionale del Pd, ribadita a più riprese da Francesco Rutelli. Insomma, spiega il presidente Dl, “mai detto che non staremo con il Pse, ho detto piuttosto che non entreremo nel Pse: ovviamente come siamo alleati del Partito democratico, siamo pronti a stare insieme con chi è parte della storia della socialdemocrazia”. Quindi, nessun sodalizio con il Pse come vorrebbe la Quercia, ma nemmeno una chiusura in tronco. Posizione che media con i cugini diessini, ai quali Arturo Parisi subito rivolge una raccomandazione, e cioè evitare “il riprodursi do ogni tipo di quote tra i partiti”, che tradotto significa evitare la spartizione dei posti di potere. Una preoccupazione comune anche a Enrico Letta che senza preamboli, avverte: “Noi che veniamo dalla Margherita a fare i numeri due”. Quindi, al posto di fare gioco forza con la Quercia, è preferibile “aprirsi e mescolarsi” all’esterno. Magari a cominciare dall’ingresso di Marco Follini. E la Bindi, sulla stessa scia, non esita a proporre “una Costituente aperta a tutti, in cui non c’è una prima, una seconda o una terza gamba”. Diversa, invece, è l’impostazione di Beppe Fioroni che subito difende il suo cattolicesimo, precisando che non permetterà che si tratti la Chiesa “come si fa in Cina o si faceva nei Paesi dell’Est, riducendola al silenzio”. Insomma, ognuno difende la sua posizione. E sullo sfondo resta la delusione dei Teodem, che si sentono trascurati e abbandonati dal partito, e la nuova sfida innescata a sorpresa da Romano Prodi. E cioè, la corsa a palazzo Chigi per le elezioni del 2011, per la quale potrebbe scoperchiarsi un pericolo vaso di Pandora.

Bossi dice no a Berlusconi e boccia il partito unico

"Berlusconi può dire quello che vuole, io non ci sto a fare il partito unico". Così il leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha ribadito il suo 'no' al progetto di unire il centrodestra di cui l'ex premier ha parlato anche al congresso dei Ds nei giorni scorsi.
"La Lega è un partito che ha una storia e non possiamo far sparire la storia solo perché a un certo punto ci fa comodo e ci interessa: non si può".

PAPA: DALLA DIFESA DELLA VITA DIPENDE LA QUALITA' DELLA CONVIVENZA UMANA


PAVIA - Dal "rispetto" e dalla "difesa della vita in ogni sua fase" dipende "la qualità autenticamente umana di una convivenza". E' il nuovo appello per la tutela della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale pronunciato da Benedetto XVI nel suo discorso ai medici e agli ammalati del Policlinico 'San Matteo' di Pavia. "L'ospedale è un luogo che potremmo dire in qualche modo 'sacro' - ha detto il Papa parlando ai medici e agli ammalati del Policlinico -, dove si sperimenta la fragilità della natura umana, ma anche le enormi potenzialità e risorse dell'ingegno dell'uomo e della tecnica al servizio della vita". "La vita dell'uomo! - ha esclamato Benedetto XVI - Questo grande dono, per quanto lo si esplori, resta sempre un mistero". Sottolineando le qualità della struttura ospedaliera, conosciuta in tutta Italia "soprattutto per alcuni interventi di avanguardia", papa Ratzinger ha detto che "qui voi cercate di alleviare la sofferenza delle persone nel tentativo di un pieno recupero delle condizioni di salute e, molto spesso, grazie anche alle moderne scoperte scientifiche, ciò avviene. Qui si ottengono dei risultati veramente confortanti". "Il mio vivo auspicio - ha poi proseguito con il suo appello alla tutela della vita - è che, al necessario progresso scientifico e tecnologico, si accompagni costantemente la coscienza di promuovere, insieme con il bene del malato, anche quei valori fondamentali, come il rispetto e la difesa della vita in ogni sua fase, dai quali dipende la qualità autenticamente umana di una convivenza".CHIESA SEMPRE VICINA A CHI SOFFRE Sempre la Chiesa "manifesta una speciale predilezione verso chi soffre, e non cessa di offrire ai malati l'aiuto necessario". E' quanto ha ribadito Benedetto XVI nel suo discorso ai medici e agli ammalati durante la visita al Policlinico 'San Matteo' di Pavia. "Nel programma della visita pastorale a Pavia - ha spiegato - non poteva mancare una sosta al Policlinico 'San Matteo' per incontrare voi, cari ammalati, che provenite non solo dalla provincia di Pavia ma da tutta l'Italia". "A ciascuno - ha affermato - esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà, mentre abbraccio spiritualmente anche gli ammalati, i sofferenti e le persone in difficoltà che si trovano nella vostra Diocesi e quanti se ne prendono amorevole cura. A tutti - ha concluso Benedetto XVI - vorrei far giungere una parola di incoraggiamento e di speranza".BENEDETTO XVI SALUTA MALATI E BOSSI COMMOSSO Ha voluto salutare i malati Papa Benedetto XVI, nella sua visita al Policlinico San Matteo di Pavia, dove è stato accolto dal presidente della fondazione Alberto Guglielmo, che ha fatto un breve discorso, e dalle parole, a nome dei malati, di Fausta Beltranetti, moglie dell'ex ministro Giulio Tremonti. Al Pontefice, Guglielmo ha donato una copia della Bolla papale firmata nel 1449 da Nicolò V che metteva il neonato ospedale sotto la "protezione perenne" della Santa Sede. Fausta Beltranetti ha voluto ringraziare il Santo Padre della visita con la quale a tutti "ha infuso forza interiore e coraggio". Poi il Papa ha stretto le mani a rappresentanti di medici, infermieri, personale e malati, a Tremonti, ed è sceso dal palco allestito all'interno della struttura ospedaliera per salutare alcuni malati sulle carrozzine. Uscendo, si è fermato anche dal leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che sedeva insieme alla famiglia in prima fila. "E' stata una grande emozione - ha detto Bossi -. Mi sono commosso, non me lo aspettavo". E di emozione hanno parlato anche i malati, alcuni con le lacrime agli occhi.

Papa: la conversione, cammino di tutta la vita


La conversione come cammino di tutta la vita: da Pavia, città particolarmente legata alla memoria di Sant’Agostino, dove si è recato in visita pastorale, Benedetto XVI ha indicato proprio nel percorso seguito dal santo l’itinerario che ogni cristiano dovrebbe percorrere. Arrivato ieri pomeriggoi nella non lontana Vigevano, la visita papale a Pavia è cominciata, stamattina, al Policlinico “San Matteo”. “L’ospedale – ha detto in un saluto a medici, ammalati e loro familiari, raccolti nel piazzale interno del nosocomio - è un luogo che potremmo dire in qualche modo ‘sacro’, dove si sperimenta la fragilità della natura umana, ma anche le enormi potenzialità e risorse dell’ingegno dell’uomo e della tecnica al servizio della vita. La vita dell’uomo! Questo grande dono, per quanto lo si esplori, resta sempre un mistero”. “Il mio vivo auspicio – ha aggiunto - è che, al necessario progresso scientifico e tecnologico, si accompagni costantemente la coscienza di promuovere, insieme con il bene del malato, anche quei valori fondamentali, come il rispetto e la difesa della vita in ogni sua fase, dai quali dipende la qualità autenticamente umana di una convivenza”. “Sempre la Chiesa – ha concluso - seguendo l’esempio del suo Signore, manifesta una speciale predilezione verso chi soffre, e non cessa di offrire ai malati l’aiuto necessario, consapevole di essere chiamata a manifestare l’amore e la sollecitudine di Cristo verso di essi e verso coloro che se ne prendono cura”.

Lasciato il Policlinico, Benedetto XVI si è recato in auto agli Orti dell’Almo Collegio Borromeo dove ha celebrato la messa, davanti a circa 20mila persone che, fin dal mattino, hanno occupato tutti gli spazi disponibili.

Il discorso sulla conversione è stato portato avanti da Benedetto XVI sia prendendo spunto dalle parole di Pietro al sinedrio di Gerusalemme che dalla vicenda di Agostino.

Così, le parole di Pietro su Gesù risorto indicano che “Egli conduce alla conversione – crea lo spazio e la possibilità di ravvedersi, di pentirsi, di ricominciare. Ed Egli dona il perdono dei peccati – ci introduce nel giusto rapporto con Dio”. “Questa breve catechesi di Pietro – ha proseguito - non valeva solo per il Sinedrio. Essa parla a tutti noi. Poiché Gesù, il Risorto, vive anche oggi. E per tutte le generazioni, per tutti gli uomini Egli è il ‘capo’ che precede sulla via e il ‘salvatore’ che rende la nostra vita giusta. Le due parole ‘conversione’ e ‘perdono dei peccati’, corrispondenti ai due titoli di Cristo ‘capo’ e ‘salvatore’, sono le parole-chiave della catechesi di Pietro, parole che in quest’ora vogliono raggiungere anche il nostro cuore. Il cammino che dobbiamo fare – il cammino che Gesù ci indica, si chiama ‘conversione’. Ma che cosa è? Che cosa bisogna fare? In ogni vita la conversione ha la sua forma propria, perché ogni uomo è qualcosa di nuovo e nessuno è soltanto la copia di un altro. Ma nel corso della storia della cristianità il Signore ci ha mandato modelli di conversione, guardando ai quali possiamo trovare orientamento”.

Gli esempi, portati da Benedetto XVI, sono andati dallo stesso Pietro a Paolo, a Sant’Agostino. Per quest’ultimo, in particolare, “si può vedere che la conversione non fu un evento di un unico momento, ma appunto un cammino”.

“Quale fu l’aspetto essenziale di questo cammino? Agostino, da una parte, era figlio del suo tempo, condizionato profondamente dalle abitudini e dalle passioni in esso dominanti, come anche da tutte le domande e i problemi di un giovane. Viveva come tutti gli altri, e tuttavia c’era in lui qualcosa di particolare: egli rimase sempre una persona in ricerca. Non si accontentò mai della vita così come essa si presentava e come tutti la vivevano. Era sempre tormentato dalla questione della verità”.
“Voleva trovare la verità. Voleva riuscire a sapere che cosa è l’uomo; da dove proviene il mondo; di dove veniamo noi stessi, dove andiamo e come possiamo trovare la vita vera. Voleva trovare la retta vita e non semplicemente vivere ciecamente senza senso e senza meta. La passione per la verità è la vera parola-chiave della sua vita. E c’è ancora una peculiarità. Tutto ciò che non portava il nome di Cristo, non gli bastava”.

“Egli – ha detto ancora il Papa - ci racconta che, per il tramite della filosofia platonica, aveva appreso e riconosciuto che ‘in principio era il Verbo’ – il Logos, la ragione creatrice. Ma la filosofia non gli indicava alcuna via per raggiungerlo; questo Logos rimaneva lontano e intangibile. Solo nella fede della Chiesa trovò poi la seconda verità essenziale: il Verbo si è fatto carne. E così esso ci tocca, noi lo tocchiamo. All’umiltà dell’incarnazione di Dio deve corrispondere l’umiltà della nostra fede, che depone la superbia saccente e si china entrando a far parte della comunità del corpo di Cristo; che vive con la Chiesa e solo così entra nella comunione concreta, anzi corporea, con il Dio vivente. Non devo dire quanto tutto ciò riguardi noi: rimanere persone che cercano, non accontentarsi di ciò che tutti dicono e fanno. Non distogliere lo sguardo dal Dio eterno e da Gesù Cristo. Imparare sempre di nuovo l’umiltà della fede nella Chiesa corporea di Gesù Cristo”.

“Agostino – ha poi evidenziato il Papa - aveva appreso un ultimo grado di umiltà – non soltanto l’umiltà di inserire il suo grande pensiero nella fede della Chiesa, non solo l’umiltà di tradurre le sue grandi conoscenze nella semplicità dell’annuncio, ma anche l’umiltà di riconoscere che a lui stesso e all’intera Chiesa peregrinante era continuamente necessaria la bontà misericordiosa di un Dio che perdona; e noi – aggiungeva - ci rendiamo simili a Cristo, il Perfetto, nella misura più grande possibile, quando diventiamo come Lui persone di misericordia. In quest’ora – ha concluso - ringraziamo Dio per la grande luce che si irradia dalla sapienza e dall’umiltà di sant’Agostino e preghiamo il Signore affinché doni a tutti noi, giorno per giorno, la conversione necessaria e così ci conduca verso la vera vita”.

venerdì 20 aprile 2007

Piacenza: strip notturno per una ragazza davanti scuola

Un plateale spogliarello e' avvenuto l'altra notte davanti al liceo scientifico Respighi, nel pieno centro di Piacenza, dove una ragazza descritta sui vent'anni, dopo essersi sfilata gli indumenti, ha posato per un nugolo di ragazzi che l'hanno fotografata con i telefonini e piccole macchine elettroniche. La scena non e' passata inosservata a diversi automobilisti passati intorno a mezzanotte davanti al liceo scientifico e alcuni hanno telefonato al 112. Dalla centrale operativa e' stata inviata una "gazzella" dei carabinieri, il cui equipaggio ha appena fatto in tempo ad intravedere alcuni "fotografi", che con la ragazza si allontanavano di corsa lungo il pubblico passeggio. Altri giovani sono stati visti correre verso barriera Genova. Cosi' "l'aspirante" spogliarellista e gli amici si sono dileguati. Il fatto e' avvenuto intorno a mezzanotte in un posto dove sono soliti ritrovarsi numerosi giovani piacentini e dove il passaggio di persone e veicoli a quell'ora e' ancora abbastanza consistente. A 12 ANNI SI MOSTRA NUDA PER POCHI EURO AI COMPAGNI - 12 anni nuda davanti ai compagni di scuola per due o tre euro. La vicenda della ragazzina che avrebbe messo a punto un tariffario sexy per spogliarsi e farsi toccare dai coetanei della scuole media di Carcare, un paese dell'entroterra savonese, non trova al momento conferme ufficiali: i carabinieri spiegano infatti di non avere ancora riscontri. Anche in paese, il leit motiv della strada e': 'speriamo siano solo voci, montature''. La storia e' arrivata anche alle orecchie dei dirigenti scolastici, in Comune, negli uffici dei servizi sociali e ai carabinieri e tutti si sono attivati con discrezione per capire se si tratta di una vicenda reale o di fantasie di preadolescenti. Ma se non fosse cosi' sarebbe di fatto solo l'ultimo episodio che vede minori, spesso giovanissimi, protagonisti di storie quotidiane di trasgressione. Non passa quasi settimana, in questo periodo, senza che i mass-media non riportino notizie che hanno come protagonisti adolescenti con esiti talvolta anche drammatici ed angoscianti. Come gli innumerevoli casi di bullismo spesso ripresi anche dai telefonini e diffusi su internet (é di pochi giorni fa la notizia del padre che ha preso a botte 5 ragazzini perché avevano girato un film hard con la figlia di 12 anni come protagonista) o quelli delle ragazzine che a 11-13 anni fanno le cubiste nelle discoteche e magari chiedono 100 euro per fare sesso. Episodio quest'ultimo raccontato anche in un libro in uscita in questi giorni 'Ho 12 anni e faccio la Cubista' (ed. Bompiani) dove Marida Lombardo Pijola racconta storie di ordinaria trasgressione: i protagonisti sono ragazzini giovanissimi, "aridi e fatui, incoscienti e in balia del branco". E' doveroso dunque, come ha spiegato Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo dell'eta' evolutiva e psicoterapeuta,, provare a interrogarsi sulle cause o concause che determinano certi atteggiamenti nei giovanissimi e cercare con umilta' e tenacia possibili soluzioni, ad una piaga sociale che rischia di degenerare sempre piu': "E' inutile fingere di meravigliarsi. E' evidente che i bambini ci guardano e imitano gli adulti magari usando un po' di fantasia. Siamo cattivi maestri". Ecco allora che vediamo i nostri figli oggi stare ore al computer, denigrare genitori e insegnanti, fare sesso anche a 11-12 anni. Oggi viviamo in un contesto civile nel quale anche i valori base tramontano a vantaggio di un esasperato relativismo, di un consumismo e di un edonismo selvaggi, dato che questa societa' ha eretto l'aspetto della visibilita' a valore addirittura irrinunciabile. Ma allo stesso tempo, osserva ancora lo psicologo "sarebbe un errore accusare le famiglie del cattivo andamento dei figli. Serve che le varie istituzioni, prendano atto insieme, ed insieme agiscano di conseguenza. I genitori e la scuola non vanno lasciati soli occorre per entrambi un supporto adeguato. Nel guidare il soggetto in crescita verso l'acquisizione della "ragione" e' importante l'azione educativa ed istruttiva della scuola che puo' essere esercitata solo mediante docenti preparati e motivati nello svolgimento della loro delicata professione.

Tv: Mtv, un sondaggio sui giovani

MILANO, 20 APR - Per festeggiare i 10 anni, Mtv Italia ha commissionato un sondaggio sui giovani per vedere come sono cambiati nell'ultimo decennio. Tra i dati piu' significativi la loro ansia per il futuro (29% rispetto all'11% del '97) e il ritenere inaccettabili alcuni fenomeni come prostituzione, adozione da parte di genitori gay, aborto, immigrazione e omosessualita'. Questi ragazzi dai 14 ai 24 anni compongono la 'generation me' e cercano stabilita' nella famiglia, nello studio e nel lavoro.

Scorta all'orsetto Knut dopo le minacce di morte


Non c'è limite alla follia umana se si arriva a minacciare di morte un essere tenero e indifeso come l'orsetto bianco ormai diventato la star incontrastata dello zoo di Berlino. Il piccolino è stato, infatti, oggetto di una lettera minatoria giunta via fax alla direzione dello zoo berlinese: "Knut ist tot - Donnerstag mittag" (Knut è morto - Giovedì a mezzogiorno).

Sono quindi state rafforzate le misure di sicurezza attorno al cucciolo: "Scorta di polizia per Knut", ha titolato in prima pagina la Bild riferendo dell'incredibile minaccia all'orso polare più famoso del mondo. Finora era stata sufficiente la presenza di cinque uomini della sicurezza, ora sono diventati 15.
Knut ultimamente era stato costretto alle visite dei veterinari dopo i problemi ai denti in crescita che lo avevano costretto a lasciare prima del previsto l'esterno del recinto e ritirarsi a riposare nella sua gabbia. I medici lo hanno rimesso in sesto con una cura di antibiotici.

Sul web si cercano consigli salute

ROMA, 19 APR - Internet e' il 'medico' preferito da chi naviga sul web: tre navigatori su quattro cercano su internet informazioni sulla salute. Lo rivela uno studio realizzato dall'istituto di ricerca privato Millward Brown che ha preso in esame un campione di 800 internauti. Secondo la ricerca, il 78% dei 20 milioni di navigatori del nostro Paese ha cercato almeno una volta nell'ultimo anno informazioni su malattie e farmaci. In testa alle malattie piu' cliccate i problemi di peso e obesita'(32%).

Continua la battaglia della Lav contro la caccia alle foche



Dalla Lav, la Lega Anti Vivisezione, parte una incondizionata denuncia nei confronti di quello che è, ad oggi, uno dei più efferati stermini di mammiferi marini al mondo: la caccia alle foche, legalmente autorizzata in Canada; è disponibile un video choc sullo stesso sito della Lav.
Come accade tutti gli anni, anche nel 2007 si è aperta la nuova, barbara stagione di caccia alle foche, autentico massacro di mammiferi marini. Questa caccia criminale è però legale, in quanto lo stesso Department of Fisheries and Ocean canadese lo ha autorizzato: solo negli ultimi quattro anni sono stati uccisi oltre un milione e trecentomila animali. Esiste una autorizzazione per una quota di animali ben precisa che si possono uccidere: per il 2007 è di 270.000 foche. Inoltre, a causa dei cambiamenti climatici il ghiaccio del pack artico è diventato estremamente fragile: i cuccioli in seguito alla rottura del ghiaccio cadono in acqua e, non sapendo ancora nuotare, muoiono affogati.Le squadre di esperti che stanno osservando la caccia nel golfo di San Lorenzo hanno riferito alla Lav una situazione drammatica, mai registrata prima: nelle zone dove abitualmente si potevano osservare folti gruppi di cuccioli adesso è il deserto, il silenzio: il ghiaccio frammentato in piccolissimi pezzi non è sufficiente per permettere alle piccole foche di sopravvivere. Molti esperti hanno lanciato l'allarme al Governo canadese, chiedendo la sospensione della caccia, dal momento che stimano che il tasso di mortalità, tra effetti della caccia e quelli delle condizioni climatiche, per i cuccioli si aggirerà tra l’80 e il 90%. Purtroppo i cuccioli di foca rappresentano anche le vittime preferite degli stessi cacciatori, sono infatti ancora più docili ed indifesi, quindi facile preda, e la loro pelliccia è più morbida. La caccia comporterà la barbara uccisione dei cuccioli che nascono nei primi del mese. Lo scorso anno, in soli cinque giorni, dal 25 al 30 marzo, i cacciatori del Golfo di San Lorenzo avevano già superato di circa 1000 animali la quota stabilita per le uccisioni di cuccioli di foca. Circa 5.600 foche al giorno (per un totale di 28.000 animali) sono state uccise a colpi di fucile, dal momento che le condizioni del ghiaccio non consentivano ai cacciatori, se non in casi eccezionali, di scendere sul pack per uccidere i piccoli con il tradizionale bastone (hakapik); molti cuccioli, ormai morti, sono stati recuperati in acqua, dove avevano tentato invano di rifugiarsi. Una morte crudele, terribile, dunque quella a cui sono condannati questi animali, violenta: un team di veterinari indipendenti è riuscito a documentare un aspetto macabro, disumano. Il 42% delle foche che sono riusciti ad analizzare presentavano segni che mostravano che erano state scuoiate ancora vive: un altro 40% viene ripetutamente colpito, spesso alla testa, prima di morire. Per il governo canadese, invece, questi animali vengono uccisi in “maniera umanamente accettabile”. Sul sito della Lav si può visionare un video davvero raccapricciante che ritrae i cacciatori in azione, e i piccoli cuccioli di foca sul pack: spesso gli animali non fuggono anche se l’uomo, con un bastone alla mano, corre verso di loro e li colpisce, inesorabilmente, ripetutamente.

L'Uomo Ragno a passo di danza



Il musical sarà diretto dal premio Tony Julie Taymor con Bono e The Edge che crearanno nuova musica e testi per il progetto", spiega la Marvel in una nota. Taymor ha vinto due premi Tony, una sorta di Oscar per il teatro, per il suo lavoro sul musical Disney "Il re leone". Marvel Studios, unità di Marvel Entertainment, non ha precisato una data per il debutto a Broadway, dove per la prima volta ci sarà uno spettacolo con uno dei suoi protagonisti, ma indiscrezioni indicano come probabile uscita dello show il luglio del 2007. "Siamo certi che questo progetto delizierà i fan di Spider-Man e anche un nuovo pubblico", ha detto David Maisel, presidente di Marvel Studios.



Nel frattempo il 4 maggio debutterà sugli schermi italiani l'atteso "Spiderman 3", presentato nei giorni scorsi in anteprima mondiale a Tokyo. In Italia il film sarà presentato in anteprima mondiale il 1 maggio e riunirà cast e realizzatori che hanno portato al successo le prime due avventure dell'Uomo Ragno.In Spiderman 3 Peter Parker ha finalmente raggiunto l’equilibrio tra la sua dedizione all’amata M.J. e i suoi doveri da supereroe. Ma quando il suo costume improvvisamente cambia, colorandosi di nero e aumentando i suoi poteri, anche Peter si trasforma, facendo emergere il lato più oscuro e vendicativo della sua personalità... Sarà costretto a scegliere tra il potere e l'amore verso le persone che ama, combattendo due temibili nemici, l’Uomo Sabbia e Venom.


Le bestie più feroci i padroni, non i cani»


La piccola Alessia di nove mesi è stata brutalmente uccisa dai due rottweiler dei genitori. Ammazzata e soffocata nel giardino di casa. La casa di cui è probabile che i genitori andassero fieri della protezione dei due assassini con tanto di cartello che avvertiva: «Quest’area è difesa dai cani da guardia non avvicinatevi».
Parole che sembravan sottintendere, «altrimenti sono cavoli vostri!». E invece il pericolo non era per quelli fuori ma per quelli che stavano dentro. Mi domando quante saranno ancora le vittime che avrà sulla coscienza chi potrebbe evitare, attraverso una legge severa, che stragi di questo tipo accadano. Il ministro Turco dice che «l’ordinanza sulle razze aggressive è giusta, tocca ai proprietari vigilare sempre e dovunque sui loro animali».
Ma il ministro ha dimenticato la razza più aggressiva, che non sono i cani ma i loro proprietari. Orgogliosi di essere difesi da una bestia feroce che al minimo accenno è pronta a sbranare chiunque. Per cui mettere la museruola al cane in un luogo pubblico, per il proprietario è come se gliela mettessero a lui... «Allora cosa lo porto a fare in giro il cane», dice amareggiato il proprietario, «se all’occorrenza non può azzannare almeno un polpaccio...».
Per cui trovo alquanto ingenua l’ordinanza di cui parla il ministro. Quanti sono quelli che la rispettano? E se chiami un vigile per dirgli che c’è qualcuno che va in giro senza museruola, non solo lui ma anche il suo cane, il vigile si limita a una lieve ammonizione senza applicare alle due bestie nessun tipo di sanzione. Un’ordinanza inutile, quindi, fatta per un popolo che non ha passato gli esami. Gli esami dell’educazione, del rispetto delle regole, dell’altruismo non solo per le bestie ma anche verso i propri simili.
Per cui signora Livia, lei si deve rimettere al tavolo e riscrivere l’ordinanza nel modo corretto per un popolo scorretto. Le alternative sono due: o si mettono fuorilegge le razze aggressive a partire dall’uomo e chi dovesse trovarsi in possesso di un cane pericoloso viene messo in galera per qualche anno o, se questo non è possibile, infliggere, oltre alla prigione, delle forti sanzioni naturalmente a seconda del reddito che uno ha: se il cane che provoca la tragedia è della Telecom, come multa dovrà cedere almeno il 30% delle azioni più la prigione. Ma soprattutto chi più di tutti deve essere punito è lo Stato che fa le leggi e non le mette in pratica.
Adriano Celentano

«Macché scoop, ritoccate le foto a Villa Certosa»


Le foto non bastano. Per gonfiare un caso che non esiste e danneggiare l’immagine di Silvio Berlusconi ci vorrebbe una bella intervista. E così, da ieri mattina, il telefono di Angela Sozio non smette di squillare un attimo. A cercarla sono giornalisti che la spronano: «Noi ti paghiamo quello che vuoi, ma tu ci devi dire...». Dire cosa? Quello che è successo a Villa Certosa, residenza sarda dell’ex premier, durante le vacanze pasquali. Un racconto che illustri meglio le foto pubblicate da «Oggi». E Angela, una delle cinque ragazze immortalate nelle immagini accanto al leader della Cdl, parla senza chiedere un quattrino con Alfonso Signorini su Radio Montecarlo. E svela la più innocente delle verità: a Villa Certosa c’era «una riunione di giovani azzurri». Con lei e le altre quattro ragazze immortalate dall’obiettivo nascosto «c’erano altre persone cancellate dai ritocchi dei fotografi».Quindi Angela, che rivendica con orgoglio di «essere da tanti anni un’attivista di Fi» e di guadagnare «mille euro al mese come qualsiasi dipendente» per qualche partecipazione a trasmissioni tv, accusa: «È stata una cosa di bassissimo livello. Evidentemente non trovano altro modo di attaccare Berlusconi, un uomo che fa politica per il popolo, non per mettere i soldi nelle sue tasche».

Cogne, Franzoni: "Sarò in aula ad ascoltare il giudizio"


La storia infinita....


Torino, 20 apr. - "Sarò in aula ad ascoltare il giudizio. E' importante che sia li'", annuncia la Franzoni ai microfoni del Messaggero in attesa della sentenza d'appello. "L'altra volta era diverso - ha aggiunto - e' un giorno particolare, voglio esserci". Il processo d'appello riprende oggi, nella maxiaula 6 del Palazzo di Giustizia di Torino, con la replica del procuratore generale Vittorio Corsi all'arringa di Paola Savio. Già questa sera potrebbe arrivare la sentenza anche se il giudice ha cinque giorni di tempo per depositarla. Ed e' di nuovo un bagno di folla, con tanto di numeretti per la precedenza, a voler assistere a quello che potrebbe essere l'ultimo atto del processo d'Appello per il delitto Cogne.La procura generale ha ricevuto un rapporto di tre pagine dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche, che il pm Corsi utilizzerà nel corso del suo intervento. Nessuna novità sostanziale. Solo alcune risposte di carattere accademico alle considerazioni espresse dallo specialista di fiducia della difesa, Carlo Torre.Arma del delitto - La difesa continua a sostenere che si tratti di un sabot da montagna, ma rumors dicono gli esperti dell'Arma sarebbero del parere che sia valida la tesi del pg: un corpo contundente dotato di manico come un pentolino di rame o un mestolo. I 3 possibili verdetti1. Conferma delal sentenza di primo grado - Se il collegio riterrà provata la responsabilità dell'imputata e non riterrà di concedere alcuna attenuante, si confermerà la pena a 30 anni di reclusione. Ancora una volta Annamaria Franzoni non andrà in carcere poichè potrà ricorrere in Cassazione.2. Riduzione della pena - Se alla Franzioni, pur ritenuta responsabile dell'omicidio del figlio, i giudici concederanno una o più attenuanti (le "generiche", o il "vizio parziale di mente", o entrambe), l'imputata avrà una proporzionale riduzione della pena. Anche in questo caso Annamaria Franzoni resterà libera in attesa del processo in Cassazione.3. Assoluzione - Se gli indizi a carico di Annamaria Franzoni saranno ritenuti non idonei per fondare un giudizio di responsabilità dell'imputata, la donna verrà assolta per non aver commesso il fatto; sarà emessa sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto anche se la prova della responsabilità di Annamaria Franzoni sarà ritenuta insufficiente o contraddittoria.

Inventato il sapone alla caffeina


Se al mattino il risveglio per voi è un problema, niente paura. C'è chi ha inventato un nuovo sistema per ottimizzare i tempi, unendo doccia e caffè: una saponetta alla caffeina che aiuta chi la usa a svegliarsi. Il sapone, chiamato Shower Shock, fornisce caffeina equivalente a due tazzine di caffè per lavaggio, poiché la sostanza viene assorbita naturalmente attraverso la pelle, spiegano i produttori.
Aromatizzata con olio alla menta piperita, ogni saponetta è fatta per fornire una scossa stimolante entro cinque minuti. Una soluzione che potrebbe aiutare i dormiglioni cronici a uscire di casa svegli, puliti e tonici in un colpo solo.

giovedì 19 aprile 2007

Maradona sara` ricoverato in clinica psichiatrica


Milano, 19 aprile - Diego Armando Maradona verra` presto ricoverato presto in una clinica psichiatrica. Lo ha affermato Alfredo Cahe, medico personale del `Pibe`, a Radio Uno, emittente spagnola.Sempre secondo Cahe, Maradona starebbe prendendo coscienza della gravita` della situazione dopo essere stato ricoverato in ospedale in seguito a una grave crisi legata al suo abuso di alcol. 46 anni, il `Pibe` entrera` nella clinica Abril dove ci sarebbero medici di sua `fiducia`.Intanto Maradona migliora: `Le analisi mostrano che lo stato di Diego si va lentamente normalizzando`, ha assicurato Cahe

Scoperta molecola blocca-virus Hiv


ROMA, 19 APR - Studiosi tedeschi hanno scoperto nel sangue umano una molecola che nei test di laboratorio blocca il virus dell'Aids.In pratica impedisce all'Hiv di infettare le cellule umane e moltiplicarsi. L'inibitore, isolato da Kirchhoff dell'Universita' di Ulm, dopo lo screening di moltissime proteine umane, si e' dimostrato efficace in provetta anche contro i ceppi virali resistenti ai farmaci oggi in uso. La proteina e' relativamente abbondante nel sangue.

"Scudo spaziale Usa coprira' tutta l'Italia"


Il previsto scudo spaziale anti-missile americano sarà in grado di coprire interamente anche l'Italia. Lo ha detto il generale Harry Trey Obering, direttore dell'agenzia americana per la difesa anti-missilistica.Come è noto, il proposto sistema antimissile americano verrà installato in Polonia (dove sono previsti fino a dieci intercettori) e nella Repubblica Ceca (dove verranno installati gli impianti radar). "Il sito proposto in Polonia coprirà tutta l'Italia - ha detto il generale Obering rispondendo a chi gli chiedeva se il sistema garantirà anche la copertura del Paese -, coprirà gran parte dell'Europa del sud, cominceremo a perdere copertura in Paesi come la Grecia e ovviamente la Turchia". Il generale americano ha quindi voluto ribadire la sua risposta: "Ma coprirà tutta l'Italia".Scheffer (Nato): Russia preoccupata, divergenze restanoAnche dopo la riunione di oggi del Consiglio Nato-Russia restano chiare divergenze fra Mosca e gli alleati sulle conseguenze dello scudo antimissile che gli Stati Uniti vogliono realizzare e per il quale hanno in programma installazioni militari in Polonia e nella Repubblica Ceca. Lo ha riferito oggi il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, al termine della riunione a livello di alti funzionari che si è svolta al quartier generale dell'alleanza a Bruxelles. "Certamente non posso dire nè concludere che siamo d'accordo su ogni singolo punto", ha affermato diplomaticamente Scheffer. Il numero uno della Nato ha affermato che gli alleati sono convinti "che non ci siano implicazioni del sistema americano per l'equilibrio strategico, che dieci intercettori non possono avere questo effetto. La Russia, tuttavia, ha chiarito le sue preoccupazioni". Scheffer ha aggiunto che "la Federazione russa ritiene che ci sia una relazione fra le installazioni in Polonia e Repubblica Ceca e le sue capacità strategiche, un'opinione che gli alleati e io stesso non condividiamo". Infine, per completare il quadro della distanza tra la Nato e Mosca, l'ex ministro degli Esteri olandese ha indicato che c'è una chiara divisione sulla percezione del pericolo missilistico: "C'è una differenza di opinione anche sulle minacce dall'Iran, dalla Corea del Nord e altrove", ha detto. Scheffer, ad ogni modo, ha precisato che l'alleanza continuerà la sua discussione con la Russia: "Continueremo a discutere nella riunione (dei ministri degli Esteri) di Oslo", con "piena trasparenza" per "eliminare malintesi e paure". Il numero uno dell'alleanza ha comunque precisato di non aspettarsi decisioni definitive dalla riunione di Oslo e che la discussione sul sistema Usa, sui rapporti con la Russia ed eventuali sistemi di difesa complementari della Nato dovrà continuare.

Ufo, la Francia apre archivi segreti


La Francia ha aperto al pubblico i propri archivi sui fenomeni di avvistamenti sugli oggetti volanti non identificati. A confermare la notizia Jacques Patenet, direttore del Gruppo di studio e d'informazione sugli Ufo del Centro nazionale per gli studi spaziali (CNES). Sul sito internet dell'agenzia francese saranno disponibili per la consultazione circa 400 casi sui 1600 documentati in Francia dagli anni '50, periodo in cui appunto comincio' la "febbre" degli avvistamenti un po' in tutto il mondo (quello che è considerato il primo avvistamento risale al 24 giugno 1947).Ogni avvistamento, stando a quanto spiegato dal direttore del centro, sarà corredato da foto, verbali della polizia e testimonianze. Per ovvi motivi l’identità delle persone sarà tenuta riservata. La Francia non è comunque l’unico Paese al mondo che sembra essersi convinta dell’utilità di un’apertura globale in materia Ufo. Gli Stati Uniti, dopo anni di chiusura, hanno optato per una parziale apertura: le informazioni vengono rilasciate caso per caso.C’è poi chi ha deciso non solo di rilasciare informazioni finora considerate riservate ma anche di commentarle. E’ il caso della Russia. Valerij Uvarov, direttore della sezione di ricerche ufologiche presso l'Accademia di sicurezza nazionale della Federazione Russa, rivela che questi oggetti volanti non identificati diventano spesso causa di sciagure aeree. "Basti pensare al recente caso dell'aereo militare ucraino schiantatosi al suolo a Leopoli durante uno show aereo”, ha detto l’ufologo. “C’è chi sostiene che l'incidente sia strettamente legato alla comparsa di Ufo nei pressi dell'aereo e di solito in questi casi smettono di funzionare tutte le apparecchiature. E sulla pellicola relativa all'incidente sono stati immortalati due puntini neri vicini all'aereo poi caduto", ha commentato l’esperto.In Crimea non sono neppure fenomeni rari. Esiste un posto nel quale gli oggetti volanti non identificati vengono avvistati con una regolarità impressionante, a decine, quotidianamente. Lo stesso Ministero della Difesa russo aveva pubblicato documenti segreti nei quali gli Ufo erano stati definiti "obiettivi di provenienza extraterrestre". Al momento è ancora possibile utilizzare la definizione "oggetti volanti non identificati" ma, spiega Uvarov, è da ormai un po’ di tempo che “sono stati tutti quanti identificati".Ora i governi di tutto pianeta dovrebbero comprendere che rivelare quanto sanno è di vitale importanza per tutti. Per alcuni esperti, infatti, mettendo a disposizione queste informazioni sugli Ufo, si potrebbe fare qualcosa per salvare il nostro mondo. Con le tecnologie degli alieni si potrebbe combattere ad esempio il riscaldamento del pianeta. A sostenere questa tesi è l'83enne Paul Hellyer, ex ministro della Difesa del Canada."Bisogna convincere i governi del mondo a dire quello che sanno - ha affermato l'anziano uomo politico in un'intervista rilasciata al quotidiano canadese 'Citizen'-. Molti di noi ritengono che sappiano molto, e molti di noi sono convinti inoltre che quello che sanno potrebbe bastare a salvare il pianeta". Hellyer ha chiesto ad Ottawa, Washington e agli altri governi occidentali di rendere pubbliche le tecnologie extraterrestri, ottenute e studiate dagli americani dopo il presunto schianto del 1947 a Roswell, nel Nuovo Messico, di un Ufo.Secondo l'ex ministro della Difesa canadese, quanto già appreso sulle tecnologie di altre civiltà dello spazio si cela la risposta a tutte le emergenze climatiche mondiali. Non solo, Hellyer ha spiegato che gli extraterrestri avrebbero le tecnologie per eliminare i combustibili fossili nel giro di una sola generazione.

SPORT, MUSICA E DANZA PER L’INTEGRAZIONE

CASERTA - È in programma domani, venerdì 20 aprile, la prima tappa del progetto “Dal locale al globale. La presenza straniera in Terra di Lavoro. Sport, musica e danza”, promosso dall’assessorato provinciale allo Sport e Azioni positive per i giovani. Alle ore 9 all’istituto “Mattei” e al liceo pedagogico di Caserta, in collaborazione con la sezione di Caserta della Federazione italiana di pallavolo, un torneo di pallavolo coinvolgerà studenti italiani e stranieri, “per facilitare – spiega l’assessore provinciale Michele Farina – l’integrazione fra alunni casertani e i loro compagni stranieri e fra le rispettive famiglie, rendendo più facili e intensi i rapporti fra casertani e gruppi etnici di diversa origine e provenienza”. Obiettivo dell’iniziativa è la effettiva integrazione fra concittadini, senza distinzione di provenienza geopolitica, di colore, di religione. In provincia di Caserta la presenza di alunni stranieri è di circa il 14 per cento: “La scelta dello sport, della musica e della danza come veicoli aggreganti – sottolinea Farina – si è rivelata una scelta vincente, considerata la partecipazione delle scuole e il numero di alunni che aderiscono al progetto”. Il 28 aprile, dalle ore 9 nell’Auditorium della Provincia in via Ceccano, si svolgerà la manifestazione finale con l’esibizione di gruppi di danza e musica multietnici e la premiazione delle squadre di pallavolo, alla presenza del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Antonio De Angelis.

Digital Home, tecnologia e multimedialità per la casa


MILANO HP e Intel presentano la Digital Home, uno spazio innovativo in cui toccare con mano le nuove tecnologie per la casa e il tempo libero. Nella Digital Home, a Milano in piazzale Cordusio, progettata e allestita dall’architetto Simone Micheli in collaborazione con Iris Ceramica, i visitatori hanno l’opportunità di vedere una vera e propria casa digitale, in cui il PC diventa il cuore della casa stessa e condivide contenuti digitali con i vari dispositivi dell’elettronica di consumo - quali il televisore, l’impianto hifi e il lettore dvd. L’installazione rappresenta in particolare gli ambienti del salotto e della camera da letto, con le ultime novità HP nella gamma PC, notebook, palmari, dispositivi di stampa e digital imaging, e le tecnologie Intel che favoriscono i nuovi stili di vita digitali in casa e in movimento, e hanno permesso al PC di trovare il suo posto anche in salotto. Caratterizzati da un design moderno e accattivante, i componenti della Digital Home consentono di vedere un video, navigare su Internet, giocare, ascoltare musica, ritoccare una fotografia, integrando tutte queste funzionalità in un’unica piattaforma tecnologica per vivere la multimedialità come e quando desideriamo. Nella Digital Home, il PC diventa il centro dell’intrattenimento domestico e offre la libertà di creare e acquisire un’ampia varietà di contenuti multimediali all’interno della casa, condividendoli in rete attraverso qualsiasi tipo di dispositivo. «La Digital Home rappresenta la nuova frontiera del digital entertainment, in cui basta premere un tasto per scegliere un film o vedere le foto delle vacanze, godere della propria collezione di MP3 o scaricare nuovi brani, giocare con gli amici o leggere il blog preferito», ha commentato Corrado Massone, Marketing Manager, HP Personal Systems Group SMB. «Le nuove tecnologie HP permettono di vivere i contenuti multimediali con la massima libertà, senza trascurare l’aspetto del design. I nostri prodotti si distinguono per le linee ricercate ed eleganti, e si integrano bene in qualsiasi ambiente domestico». «La tecnologia sta cambiando il nostro modo di vivere l’intrattenimento in casa e fuori. La sempre maggior disponibilità di contenuti digitali, quali foto, video, canzoni, filmati, hanno creato negli utenti la necessità di poterne fruire e di condividerli con facilità».

In Cina arriva la città per sole donne

L'iniziativa lanciata dall'Ufficio Turistico del piccolo distrettodi Shuangqiao per incrementare l'afflusso di turisti.



CHONGQING- La prima città per sole donne nasce in Cina. Anche se si tratta - per ora - solo di un'attrazione per i turisti. Secondo quanto riportato dal quotidiano Chongqing Evening News il 3 aprile scorso, Chongqing si appresta a divenire la prima città cinese dove gli uomini verranno detronizzati dal loro ruolo di capifamiglia e dove non sarà più permesso loro di fare la voce grossa. Sembra il sogno di tutte le donne o per gli uomini uno scherzo di cattivo gusto, ma il progetto è stato approvato, anche se per pure finalità turistiche e non come lancio di un improbabile movimento femminista.



IL PROGETTO - L'iniziativa non riguarda l'intera municipalità di Chongqing, la più estesa e popolosa municipalità con status di provincia della Repubblica Popolare Cinese con una popolazione di oltre 32 milioni di abitanti, ma il piccolo villaggio di Longshui, che prende nome dall'omonimo lago su cui si affaccia, all'interno del distretto di Shuangqiao, municipalità di Chongqing.




«IL REGNO DELLE DONNE»- La cittadina di Longshui, come dichiarato dal direttore dell'Ufficio Turistico di Shuangqiao Li Jigang, riscuote scarso interesse come meta turistica e, per potenziarne l'appeal, si è deciso di farne una sorta di attrazione da luna park. Una sorta di «women's land» che sarà attiva nell'arco di tre anni, amministrata da un sindaco donna e da funzionari femminili, dove ogni uomo, compagno, marito che sia potrà solo portare gli abiti di semplice cittadino sottoposto ad uno statuto speciale. Un regolamento che inscena per gli uomini finti processi, multe e sanzioni bizzarre come inginocchiarsi pubblicamente su tavolacci e lavare i piatti nelle cucine dei ristoranti del villaggio per chiedere venia, per non aver prestato ascolto alle richieste che giungevano dalle rispettive mogli o compagne, perché - come recita l'insegna che verrà incisa sulle porte della città - «una donna non sbaglia mai, e le richieste di una donna non possono essere rifiutate da un uomo»!.


L'IDEA- Il direttore dell'ufficio turistico ha poi rivelato come l'idea per la città di sole donne sia nata tutta per scherzo pensando al motto secondo il quale «ad una donna non si può dire mai di no». Da qui è nato un gioco, un gioco all'aperto che presto sarà praticato sull'intera superfice del nuovo villaggio: due chilometri quadrati di terra e case ancora in costruzione. Qui si invertiranno i ruoli abituali: se un uomo dovrà comprare qualcosa, chiederà alla sua lei non solo il permesso di acquistare, ma anche la cortesia di pagare, perché è lei che amministrerà le finanze, è lei che nel territorio franco del villaggio «porterà i pantaloni». Una cosa ancora abbastanza insolita in Cina, un po' meno nel mondo occidentale.

L'attività fisica fa bene alla mente


Tenersi in allenamento aiuta non solo a mantenere una buona condizione fisica ma anche a migliorare il proprio benessere psicologico . Solitamente ci si concentra solo sui miglioramenti del fisico in termini di chili persi e di massa muscolare acquisita, mentre si tende a non considerare i vantaggi per la salute mentale i quali possono essere talvolta più consistenti ed aiutare a trovare le motivazioni necessarie per continuare . Numerosi sono gli studi che sottolineano l’aumento di benessere mentale come conseguenza di un’attività fisica costante. In una presentazione all’American College of Sports Medicine’s in occasione dell’annuale Health and Fitness Summit & Exposition dello scorso marzo, Michael Brako ha affermato che i benefici psicologici dell’esercizio fisico sono altrettanto importanti, se non più importanti, rispetto a quelli fisici che ci si aspetta di ottenere. L’attività fisica, dunque, migliorerebbe la capacità di gestire lo stress e di prendere decisioni, e potenzierebbe inoltre la memoria a breve termine. Ridurrebbe anche l’ansia e aiuterebbe ad avere un sonno più regolare. In alcuni casi può aiutare a superare la depressione. Sicuramente aumenta l’autostima e la capacità di socializzazione, migliora l’umore e la percezione del proprio aspetto. Alcuni studi collegavano l’attività fisica con migliori risultati scolastici per i ragazzi ed altri sostenevano che il benessere psicologico favoriva anche il raggiungimento di migliori risultati sul piano fisico. Ellen Langer, professore di psicologia presso la Harvard Medical School conferma che l’attività fisica fa bene, sia avendo un impatto significativo sulla nostra salute, sia facendoci sentire più vivi. Anche se è bene ricordare che non bisogna mai esagerare e imporsi ritmi lontani dai propri limiti.

Arrestati due baby violentatori


Bambini e violenza: un binomio terribile, soprattutto se a farne le spese è una creatura innocente. Una bimba di 9 anni, residente a Lampedusa, sarebbe stata stuprata da un branco di sette minorenni di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni. La procura per i Minori di Palermo ha aperto un'inchiesta.I fatti, a quanto si apprende, sarebbero avvenuti prima delle vacanze di Pasqua nel cortile della Istituto Comprensorio dell'isola di Lampedusa, dove la vittima e gli aggressori studiavano, il giorno della recita pasquale. La piccola avrebbe raccontato degli abusi subiti ai suoi genitori che senza perder tempo hanno avvertito le autorità. Le indagini sul caso sono ancora in corso, ma è già stata disposta una verifica medica sulla piccola vittima. La piccola comunità locale è basita e preoccupata, non solo crea scalpore e angoscia l'età della vittima, ma anche quella dei suoi aguzzini: sette giovannissimi, poco più che bambini. Massimo riserbo sugli sviluppi e sulle generalità dei coinvolti da parte dei Carabinieri impegnati nell'inchiesta. Secondo indiscrezioni il branco avrebbe approfittato di un momento nel quale i compagni e le maestre della bambina erano assenti per circondarla ed abusare di lei. I genitori della bimba, subito dopo aver presentato denuncia, hanno contattato un legale per essere assistiti nella vicenda.

Foto Oggi, la Sozio si difende


Era una riunione di giovani di Fi"
"Io non ho mai negato la mia fede per Forza Italia. Sono un'attivista da tanti anni. Già altre volte ci son state foto e riprese di me e il presidente, ma questa volta non ho gradito quello che poi si è ricamato sopra". Angela Sozio, una delle cinque ragazze presente negli scatti con Berlusconi sul settimanale Oggi, ricostruisce così la sua presenza a Villa Certosa in Sardegna nel week end di Pasqua.
Intervistata da Alfonso Signorini su Radio Montecarlo, l'ex concorrente del Grande Fratello 3 ha raccontato che quella che si è tenuta a casa del leader della Casa delle Libertà era ''una riunione dei giovani di Forza Italia. Ci sono stati dei ritocchi da parte dei fotografi che hanno cancellato altre persone che erano con noi. E' stata una cosa di bassissimo livello. Io capisco che i giornalisti devono portare l'acqua al proprio mulino. Mi rendo conto che non riescono ad attaccare una persona intelligente come il presidente Berlusconi che è un uomo che fa politica per il popolo e non per mettere i soldi nelle sue tasche''.
Sul fatto che si tenessero per mano la ragazza pugliese ha risposto: " Lui è una persona galante, molto ospitale. Fa clamore perché è il presidente Berlusconi, ma se fosse stato un poveraccio qualsiasi che dava la mano ad Angela, ma anche ad altre ragazze, nessuno ne avrebbe parlato. Sono tutte persone che lavorano per Forza Italia''.
Oltre alla Sozio, il quotidiano Libero cerca di ricostruire tutti i componenti del gruppo. Vengono citate Camilla Ferranti, ex tronista di Uomini e Donne e attrice in Generale Dalla Chiesa in onda prossimamente su Canale 5, Flora Canto, anche lei ex tronista e attualmente impiegata a Roma come consulente familiare, e Barabara, una pierre milanese zia della soubrette Valentina Gioia. le dirette interessate, però, hanno tutte smentito di essere state ospiti di Berlusconi.

Ecco le zone del design




Apre il «Salone del Mobile»: ecco gli eventi collaterali del «Fuori Salone» che abbiamo selezionato per voi nei quartieri della città





L'interno di una delle casette di «Nume», alla Rotonda della BesanaAnche quest'anno è scoccata l'ora. Per chi ancora non lo sapesse, questa è la settimana del design, che vede Milano protagonista di eventi, feste e mostre: è uno dei rari momenti in cui la città si risveglia dal solito torpore e si anima in un frenetico festival della creatività. Aprono oggi «I Saloni», in concomitanza con «Euroluce», l'appuntamento dedicato alle novità dell'illuminazione: il pubblico potrà visitarli domenica 22 aprile, ma tutti i giorni potrà girovagare per le vie di Milano, curiosando tra le centinaia di mostre e iniziative ormai conosciute a tutti come il «Fuori Salone» e cercando di non perdersi le proposte più interessanti. Perché nei prossimi giorni il design invade la città, slitta nella gallerie e contamina strade e cortili, coinvolge architetti e designer ma anche artisti, poeti e intellettuali: ogni occasione è buona per creare un evento. Proprio per aiutare i nostri lettori a capire come muoversi in questo «turn over» di inaugurazioni, abbiamo messo a punto una mini guida con gli appuntamenti da non perdere: li abbiamo suddivisi per zone per cercare di razionalizzare meglio i percorsi. Ovviamente non manca un breve itinerario in Fiera, con le indicazioni sui padiglioni più importanti: il consiglio è di visitare almeno il Satellite, dedicato ai giovani designer, che è aperto al pubblico con ingresso gratuito tutti i giorni. È qui che si possono scoprire i progetti più innovativi e divertenti, ancora slegati dalle regole rigide che impone la produzione. Infine, per chi vuole un panorama completo delle tantissime proposte in programma, il consiglio è di munirsi della piccola guida «Fuori Salone» di Interni: si trova in omaggio in negozi e gallerie segnalati dalla ormai famosa e inconfondibile bandierina di Interni.

mercoledì 18 aprile 2007

Iraq, 170 persone morte in attentati a Baghdad


BAGHDAD (Reuters) - Una serie di attentati ha causato oggi la morte di 170 persone a Baghdad, nei più sanguinosi attacchi avvenuti in città da quando le forze irachene e americane hanno dato un giro di vite sulla sicurezza per evitare che il Paese precipiti in una vera a propria guerra civile.
Secondo quanto riferito dalla polizia, l'esplosione di una sola autobomba nel quartiere a maggioranza sciita di Sadriya ha provocato la morte di 118 persone e ne ha ferite 139.
"La strada è stata trasformata in una piscina di sangue", ha detto Ahmed Hameed, presenta sulla scena dell'attentato.
I cinque attentati, che sembrerebbero essere stati coordinati, sono avvenuti qualche ora dopo che il premier Nuri al-Maliki ha annunciato che le forze di sicurezza irachene avrebbero ripreso il controllo totale del paese entro la fine dell'anno.
Nel complesso sono oltre 200 le persone rimaste ferite.
Maliki si trova ad affrontare la pressione di coloro che vorrebbero che si definisse una data certa per il ritiro delle forze americane dal paese, ma gli attentati di oggi mostrano quanto il problema della sicurezza sia tutt'altro che risolto.
"Ho visto decine di cadaveri. Alcune persone sono state bruciate vive all'interno di alcuni minibus dato che nessuno è stato in grado di soccorrerle dopo l'esplosione", ha detto un testimone di Reuters a Sadriya.
Gli attacchi potrebbero infiammare le rivalità confessionali di Baghdad e provocare una reazione da parte di gruppi armati come quello guidato dall'imam sciita Moqtada al-Sadr.
Al-Sadr può contare su un esercito di decine di migliaia di fedeli che secondo l'amministrazione americana costituisce la più grossa minaccia al percorso di pacificazione del paese.

Chinatown ci ripensa: non andremo in piazza


MILANO — Contrordine compagni: niente piazza, si tratta. Tra Comune e cinesi di Milano, anzi, si è aperto da ieri un tavolo che a neanche una settimana dalla rivolta gialla di via Sarpi e dai «preoccupati avvertimenti» di Pechino ricorda quasi i toni anni '70 — almeno nelle dichiarazioni di sindaco e console — della famosa «diplomazia del ping pong» con cui iniziò il disgelo tra gli Usa di Nixon e la Cina di Mao. «Tre settimane per trovare una soluzione condivisa sui problemi della Chinatown milanese», è l'impegno concordato ieri tra il primo cittadino Letizia Moratti e il funzionario di stato Zhang Limin: e la comunità cinese di Milano ha deciso immediatamente di congelare la manifestazione già fissata per oggi pomeriggio in Piazza Duomo. «Finché si tratta non si sfila», è la consegna diramata anche a tutte le altre Chinatown italiane ed europee già sul piede di partenza per Milano. Tutto rinviato a data da destinarsi e poi si vedrà: «Tra l'altro — precisava ieri sera da Marco Jubin, uno dei punti di riferimento storici della comunità milanese — avevamo scordato che la nostra manifestazione sarebbe coincisa col Salone del Mobile, e l'ultima cosa che vogliamo è creare problemi all'economia della città». Che da parte di sindaco e console ci fosse la volontà di superare lo stallo è testimoniato dalla decisione di anticipare a ieri il loro incontro fissato inizialmente per domani. E il tavolo di trattativa che hanno finito per mettere a punto è una roba, per darne un'idea, forse addirittura senza precedenti in nessuna delle contese che hanno visto scontrarsi, negli anni, Comune e categorie sociocommerciali più varie sui temi più disparati. Il pomo della discordia, in questo caso, come si ricorderà ruota attorno al carico-scarico merci dei circa cinquecento esercizi commerciali cinesi della zona: «Un caos che ci assedia», dicono i comitati italiani tipo Vivisarpi, «una caterva di multe che ci strozza», lamentano i cinesi. Morale: basta col muro contro muro, ora sarà istituito un tavolo operativo presieduto dal vicesindaco Riccardo De Corato e ai suoi lati ci saranno — la diplomazia del ping-pong, appunto — due squadre fatte rispettivamente da quattro rappresentanti della comunità cinese e da altrettanti membri dei comitati residenti. «Sentiremo le ragioni di tutti — spiega De Corato — poi il sindaco farà la sua ordinanza». Venti giorni di tempo per trovare un'intesa. «Un incontro molto positivo», ha detto il sindaco Moratti. «Vogliamo allentare la tensione e risolvere il problema», ha detto il console. Più difficile, in realtà, è stato cancellare in poche ore la manifestazione già programmata per oggi. Perché i cinesi di Milano avevano già scritto sin dal mattino alle altre Chinatown europee di non muoversi, è vero. Ma contattare la galassia di tutte quelle sparse per l'Italia, Prato in testa, ha richiesto decine di telefonate sino a notte fonda. «Non è escluso — allargava le braccia Jubin in serata — che qualcuno non siamo riusciti a raggiungerlo». Certo non si sono preoccupati, perché in effetti non era un problema loro, di avvertire dell'annullamento le decine di associazioni italiane e centri sociali vari che avevano aderito all'iniziativa. Il paradosso possibile sarebbe se oggi, in piazza a sostegno dei cinesi, ci fossero solo loro. E neanche un cinese.

Alitalia. Sindacati: sciopero lunedi' 23 aprile


I sindacati di terra di Alitalia hanno fissato per il 23 aprile lo sciopero del personale di terra nell'ambito della vertenza sul rinnovo del contratto scaduto da oltre 5 anni. Lo riferisce il segretario nazionale della Filt, Cgil Mauro Rossi, al termine dell'incontro tra azienda e sindacati. Lo sciopero era stato programmato per oggi, e poi differito visto l'incontro con l'azienda sul contratto, che è stato giudicato inadeguato a sbloccare immediatamente la vertenza dalle organizzazioni sindacali. Da domani "trattativa ad oltranza"Restano "distanze significative", tra Alitalia ed i sindacati, dopo l'ultimo incontro, oggi, al tavolo di confronto sul rinnovo della parte economica del contratto del personale di terra. Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Ugl Trasporto Aereo, e Sdl, si pronunceranno domani, incontrando ancora l'azienda, sulla bozza di protocollo di intesa presentata oggi dai rappresentanti di Alitalia. E da domani, spiegano in una nota, proseguiranno nel confronto con una "trattativa ad oltranza"."Nel ribadire l'assoluta determinazione di addivenire ad un accordo con una trattativa ad oltranza a partire dalla giornata di domani 19 aprile, che consenta reali adeguamenti economici per il personale interessato" i sindacati, si legge nel comunicato, "rilevano distanze significative che potrebbero configurare la dilatazione dei tempi del confronto con ulteriori insostenibili penalizzazioni per i lavoratori. Ciò rende necessario ed inevitabile mantenere la mobilitazione dei lavoratori" a partire dallo sciopero di 24 ore rinviato a lunedì prossimo. Anpac: grave crisi del trasporto aereoIntanto, più in generale sul settore del trasporto aereo, e sul progetto di riforma, intervengono i piloti dell'Anpac che tornano a denunciare "la grave crisi che oggi caratterizza il trasporto aereo in Italia. Le evidenti criticità gestionali di Meridiana, sia operative che nell'ambito delle relazioni industriali e sindacali, la condizione drammatica di Eurofly, precipitata in un buco nero immediatamente dopo il processo di entrata in Borsa, la situazione di stallo che caratterizza il processo industriale di Alitalia, la stessa condizione di Airone che in questi mesi ha pressochè azzerato le relazioni industriali con i piloti e le forti criticità organizzative di Alpi Eagles - scrivono in un comunicato - sono tutti sintomi dello stato di crisi generalizzato, al limite del collasso, delle compagnie di trasporto aereo italiane". I piloti, indicano, "non garantiranno al governo stabilità di percorso se non a fronte di progetti complessivamente e chiaramente indirizzati alla salvaguardia della mobilità del Paese ed al riallineamento della catena del valore del settore del trasporto aereo nazionale".

BIMBA MORTA DOPO AGGRESSIONE DI DUE ROTTWEILER


RIVARA (TORINO) - Una bimba di 8 mesi è morta in seguito all'aggressione di due rottweiler a Rivara, in provincia di Torino. La bimba si trovava nella casa dei genitori, che si trova a Rivara in via Massa 4, ed era accudita dalla nonna Caterina Bertino, di 68 anni, rimasta a sua volta ferita. La famiglia vive in una casetta con giardino ed ha due cani da guardia, di razza rottweiler. Si tratta di due esemplari maschi di 8 e 9 anni che vengono lasciati liberi di girare. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, stamani, vista la bella giornata di sole, la nonna, ha portato fuori nel giardino la nipotina, mettendola sul prato. Le circostanze dell'aggressione non sono ancora chiare, così come non si sa se la nonna abbia lasciato la piccola per qualche istante incustodita. Ad un tratto i cani sono saltati addosso alla bimba, azzannandola in più parti del corpo. La nonna è intervenuta, tentando di sottrarre la nipotina alla furia delle bestie, ma è rimasta ferita dei morsi dei rottweiler ad un braccio. Entrambe sono state poi soccorse da alcuni vicini. La bimba è stata portata con un' elicottero del 118 all' ospedale di Cuorgné dove pero' ha trovato la morte.Al momento dell' aggressione da parte dei due rottweiler il padre della piccola Alessia, Genesio, che fa l' operaio, e la madre Elena Adriana Bettas, che fa l' assicuratrice, erano al lavoro. La nonna, Caterina Bertino, e' stata portata al Pronto Soccorso dell' ospedale Cto di Torino dove i medici la devono sottoporre ad un intervento chirurgico di sutura di una profonda ferita al braccio destro provocata dai morsi dei due cani. Non e' pero' in pericolo di vita. E' molto agitata e disperata per quanto accaduto alla nipote

QUARANT'ANNI FA MORIVA TOTO'


Figlio illegittimo del principe Giuseppe De Curtis e della giovane Anna Clemente, che solo nel 1921 riusciranno a sposarsi, Toto' nasce a Napoli nel 1898. Registrato con il cognome materno, verra' riconosciuto come figlio dal principe soltanto nel 1941 e solo nel 1946, morto il Principe De Curtis, il Tribunale lo autorizza a fregiarsi del titolo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero,... E' la madre a dargli il nomignolo di Toto' ...Il grande attore usci' di scena il 15 aprile 1967.

GLI ITALIANI SI INTERROGANO SUI BLOG

''Usa paese di guerrafondai''; ''proibiscono di bere prima dei 21 anni e poi vendono le armi al supermarket come se fossero patatine''; ''Se il mercato necessita di vendita di armi il cittadino ha il diritto di possedere armi. Non ci si ferma piu' nemmeno di fronte ad una strage, e quella accaduta nell'universita' Virginia Tech e' la dimostrazione di un non senso senza fine quello della politica Usa..''. Cosi' gli italiani, per la maggior parte studenti, si interrogano sui siti internet attraverso blog e chat sulla ''disumana follia'' nel campus a Blacksburg. Cliccando sui siti piu' visitati soprattutto dai giovanissimi, come Messanger, studenti.it, giovani.it, libero community Axell Weblog, i ragazzi per lo piu' esprimono - magari mescolando appelli in cerca dell'anima gemella o di un libro introvabile - il loro sconcerto per quanto accaduto a studenti come loro, colpevoli solo di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Importanti domande riguardo a questa strage restano ancora aperte: ci si chiede cosa abbia spinto il giovane a compiere un gesto cosi' estremo e come mai il killer, che la prima volta ha sparato alle 7.15, ha potuto girare per altre due ore indisturbato prima di compiere la seconda strage. Per Vanessa ''e' chiaro che il fatto di trovare armi facilmente aumenta la proporzione della strage ma non credo ne sia la causa...se non fosse stata una pistola sarebbe stato un machete o un'ascia,armi non convenzionali che si trovano nei negozia anche da noi...la domanda da farsi e' : Perche' gli studenti in america impazziscono cosi' di frequente?''. E Piero afferma in un blog: ''Quello che sconvolge di piu' e' leggere nei forum dove continuano a dibattere (e a darsi ragione l'un l'altro) che: 1) il campus proibiva agli studenti di armarsi, 2) agli studenti non e' stata data una ''chance'' di reagire, 3) agli studenti hanno negato il ''diritto'' di avere un'arma sempre con se', 4) dunque gli studenti sono stati uccisi dal ''divieto'' di avere armi per la difesa ... Non lo trovate assurdo?'': E ancora Lucy osserva ''Per loro va considerato che avere un'arma e' come per i bambini avere una bicicletta, e' un diritto sacrosanto, un dovere (morale) di essere 'armato e pronto'.. E mai la colpa e' dell'attentatore o della societa' che lo ha spinto'' ad un simile gesto.

curiosità...la visita del Papa a Pavia


Pavia, città blindata per il «B-day» Tiratori scelti e obbligo di finestre chiuse lungo il percorso del Papa Sono previsti almeno 500 volontari della Protezione civile che si occuperanno della viabilità e della distribuzione di 200 mila bottiglie di acqua ai fedeli.PAVIA — Mancano 2 giorni alla visita di Benedetto XVI a Pavia e la macchina organizzativa non si ferma neppure di domenica. Oltre 300 operai, sparsi tra i cantieri del Vescovado (dove il Santo Padre soggiornerà nella notte tra il 21 e 22 aprile) e quelli degli Orti Borromaici, lavorano in vista di quello che è già stato ribattezzato il «B-day», il giorno di Benedetto XVI.Il Papa sarà accolto da una città blindata, sigillata dalle forze dell'ordine che hanno pianificato con il Vaticano ogni spostamento. Saranno 1.580 gli uomini delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale) impegnati a garantire la sicurezza del Santo Padre. Il vescovado sarà sorvegliato a vista da oltre 200 agenti, mentre almeno dieci squadre di sicurezza pattuglieranno nella notte i percorsi della «papamobile».«Non possiamo lasciare nulla al caso — precisano dalla Questura —. Lavoreremo in stretto contatto con la sicurezza del Vaticano». I numeri messi in campo non lasciano dubbi: oltre ai 1.580 uomini delle forze dell'ordine capolino dai tetti del centro storico. Le loro posizioni, però, saranno decise solo all'ultimo momento.Lungo il percorso della «papamobile», che taglierà in due il centro storico di Pavia transitando in Strada Nuova e Corso Cavour, le finestre dei piani rialzati dovranno rimanere chiuse mentre chi possiede un affaccio (balcone o finestra) sulla via non potrà ospitare in casa sconosciuti ma solo familiari o parenti stretti. Dalla prossima settimana si inizieranno a ispezionare i 1.365 tombini e scarichi fognari del centro storico, quindi pochi giorni prima dell'arrivo di Benedetto XVI gli stessi saranno sigillati.Monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, commenta: «Abbiamo preparato la visita di Benedetto XVI in modo meticoloso. In particolare abbiamo proposto di vivere la Quaresima non solo indirizzando lo sguardo alla grande e luminosa festa di Pasqua, giorno di Cristo vivo, giorno di gioia e di speranza, ma anche indirizzando l'attenzione dei fedeli al fatto della venuta a Pavia del Santo Padre».E aspettando Benedetto XVI anche gli ambulanti abusivi si sono attrezzati, mettendo sul mercato oltre 10 mila cappellini e magliette con l'effige del Papa.Si costruisce agli Orti Borromaici l'altare del Papa. Alla Messa assisteranno 22 mila fedeli. Gli altri pellegrini seguiranno sugli schermi istallati in piazza San Pietro in Ciel d'oro e piazza del Duomo.

mercoledì 4 aprile 2007

PASQUA, 120 MILIONI DI SPESA PER UOVA E COLOMBE


Pasqua 2007 nel nome della qualita' e della riscoperta dei prodotti tradizionali: questa la tendenza prevista in attesa delle prossime festivita' che faranno registrare, stima la Confartigianato, una riscoperta delle colombe e delle uova di cioccolato artigianali, con incrementi calcolati rispettivamente intorno al 7 e al 4% rispetto al 2006.
Secondo le previsioni della Confartigianato, realizzate sulla base di un sondaggio svolto presso un campione di 800 pasticceri, in questa settimana saranno venduti circa 48 mila quintali di uova di cioccolato, per per un valore di circa 58 milioni di euro, e 63 mila quintali di colombe, per oltre 62 milioni. In totale quindi gli italiani spenderanno 120 milioni di euro in uova e colombe realizzate dai 15 mila laboratori artigiani di pasticceria attivi nel nostro Paese. Il boom dei consumi di cioccolato va di pari passo con il forte incremento del numero delle cioccolaterie, nicchia produttiva composta nel complesso da 356 laboratori, specializzati esclusivamente nella lavorazione del cacao e nella produzione di prelibatezze al cioccolato, aumentati in termini di quantita' del 36% dal 2001 al 2006.
A livello regionale la presenza maggiore di cioccolaterie viene registrata in Campania (che ne conta in tutto 73), in Piemonte (50 laboratori) e in Lombardia (27); anche se nel periodo 2001-2006 l'aumento piu' consistente e' stato archiviato in Campania, Sardegna e Sicilia. Inoltre, informa ancora lo studio, le province con maggiore diffusione di laboratori di cioccolateria sono quelle di Napoli, Avellino e Torino. Quest'anno, oltre alla qualita' delle materie prime, i consumatori che sceglieranno prodotti artigianali saranno anche piu' attenti alle sorprese contenute nelle uova, personalizzabili a richiesta. In questo caso i pasticceri segnalano una predilezione per gli oggetti utili e per quelli del commercio equo e solidale. Analizzato anche il capitolo costi. A detta della Confartigianato questi sembrano essere in linea con quelli dello scorso anno: per le colombe artigianali si va dai 18 ai 25 euro al kg, mentre per le uova i prezzi oscillano dai 35 ai 50 euro al kg (ma in questo caso dipende anche dal costo della sorpresa). Per essere certi di acquistare uova di cioccolato puro e tradizionale l'etichetta, raccomanda la Confartigianato, deve indicare esclusivamente i seguenti ingredienti: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao), zucchero, latte in polvere e aromatizzanti naturali.
L'identikit delle colombe artigianali prevede invece: farina, tuorlo d'uova, zucchero, burro, scorze di agrumi canditi, lievito naturale, aromi naturali, bacche di vaniglia e miele.

venerdì 30 marzo 2007

Il bullo è dappertutto

C’è il «secchione» e c’è chi non indossa le scarpe della marca giusta. C’è l’emarginato (lo straniero, il disabile), ma anche il semplice ragazzo che non si integra nel gruppo. Quasi sempre sono maschi. Ecco l’identikit delle vittime preferite dei bulli-2007 nelle scuole pubbliche così come sono stati fotografati attraverso il numero verde istituito dal ministero della Pubblica Istruzione.
Sono trascorse sei settimane da quando il numero 800.66.96.96 è attivo. Sono arrivate 4437 telefonate, più o meno 120 al giorno da tutt’Italia.
Giuseppe Fioroni ha chiarito che la scuola «non fa lo struzzo» rispetto al problema, ma si aspetta anche di non finire in una «gogna mediatica» per i comportamenti, «assolutamente da condannare», ma di pochissimi. Un rimprovero per la tv che contribuisce a «creare» i bulli quando ci troviamo di fronte a «un fenomeno rilevante da un punto di vista qualitativo ma irrilevante se pensiamo a otto milioni di studenti».
Pochi i casi di bullismo segnalati fra i più piccoli, solo il 5% riguarda le scuole dell’infanzia. Fin dall’inizio il fenomeno era legato soprattutto agli adolescenti, e alle scuole secondarie di primo grado si riferisce il numero più alto di denunce giunto (il 35%). Il 25% arriva dalle primarie, il 19% dai licei, il 15% dagli istituti tecnici e professionali.
I bulli, per come vengono descritti nelle telefonate, sono «ragazzi trasgressivi, che non sottostanno alle regole», e sono «leader di piccoli sottogruppi nella classe». Non è detto che si tratti di scansafatiche («possono avere anche un buon rendimento scolastico») e «provengono da tutti i livelli socio-culturali». In genere il bullismo è opera di un gruppo, ed è fatto di «ricatti, minacce verbali o prevaricazioni fisiche di lieve entità». Solo in casi decisamente meno frequenti vi è una «violenza fisica grave».
Sono state le famiglie, infatti, le più attive tanto nell’informarsi che nel denunciare episodi di bullismo».
Il bullismo è vera emergenza: «Oltre quattromila telefonate in poco meno di due mesi mi sembrano più che eloquenti». Marialori Zaccaria, presidente dell’Ordine degli psicologi del Lazio, sostiene che «la scuola dev’essere ripensata perchè torni ad educare. Innanzi al fenomeno del bullismo è importante mettersi in situazione di ascolto e chiedere al giovane: “perchè fai così, perchè fai il cattivo?”. E non etichettarlo con un ’sei cattivo».

mercoledì 28 marzo 2007

Continua la vicenda..."Vallettopoli"


E' durato un'ora l'interrogatorio alla modella croata Nina Moric nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Vallettopoli', sulle foto-ricatto a personaggi dello show business. Moric, indagata per riciclaggio: gli investigatori sospettano che abbia aiutato Corona a trasferire all'estero i presunti guadagni illeciti.
Parla, invece, il suo legale. "La mia assistita è assolutamente estranea alle accuse", ha detto l'avvocato Giovanni Maria Dedola. Prima di lei, davanti al pm hanno sfilato Raoul Bova e Diego Della Valle. Entrambi ascoltati come persone informate dei fatti. L'interrogatorio dell'attore è durato pochi minuti. Mentre l'imprenditore è stato ascoltato da pm Woodcock per un'ora e mezzo in merito ad un presunto versamento di 50 mila euro riguardante alcune foto scattate durante una festa in occasione di una vacanza estiva.
Intanto è caccia al 'politico noto' immortalato in un video mentre partecipa a un 'cocaina party' su uno yacht a largo di Capri, in compagnia di tre ragazze. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella nega di essere il politico filmato.
E' prevista anche l'udienza di Riccardo Schicchi, manager del porno, accusato di sfruttamento della prostituzione. Schicchi era stato messo ai domiciliari il 12 marzo ma il gip Alberto Iannuzzi dopo pochi giorni attenuò le esigenze cautelari a seguito dell'interrogatorio di garanzia, disponendo il solo obbligo di dimora. "Riccardo Schicchi è sereno. Noi speriamo che il tribunale annulli del tutto questa ordinanza e che non permangano più nemmeno gli obblighi", ha detto il suo legale Bruno Oberto. Domani non sono invece previste le udienze del fotografo Fabrizio Corona e del manager dei vip Lele Mora che si terranno a partire da mercoledì.