venerdì 20 aprile 2007

Continua la battaglia della Lav contro la caccia alle foche



Dalla Lav, la Lega Anti Vivisezione, parte una incondizionata denuncia nei confronti di quello che è, ad oggi, uno dei più efferati stermini di mammiferi marini al mondo: la caccia alle foche, legalmente autorizzata in Canada; è disponibile un video choc sullo stesso sito della Lav.
Come accade tutti gli anni, anche nel 2007 si è aperta la nuova, barbara stagione di caccia alle foche, autentico massacro di mammiferi marini. Questa caccia criminale è però legale, in quanto lo stesso Department of Fisheries and Ocean canadese lo ha autorizzato: solo negli ultimi quattro anni sono stati uccisi oltre un milione e trecentomila animali. Esiste una autorizzazione per una quota di animali ben precisa che si possono uccidere: per il 2007 è di 270.000 foche. Inoltre, a causa dei cambiamenti climatici il ghiaccio del pack artico è diventato estremamente fragile: i cuccioli in seguito alla rottura del ghiaccio cadono in acqua e, non sapendo ancora nuotare, muoiono affogati.Le squadre di esperti che stanno osservando la caccia nel golfo di San Lorenzo hanno riferito alla Lav una situazione drammatica, mai registrata prima: nelle zone dove abitualmente si potevano osservare folti gruppi di cuccioli adesso è il deserto, il silenzio: il ghiaccio frammentato in piccolissimi pezzi non è sufficiente per permettere alle piccole foche di sopravvivere. Molti esperti hanno lanciato l'allarme al Governo canadese, chiedendo la sospensione della caccia, dal momento che stimano che il tasso di mortalità, tra effetti della caccia e quelli delle condizioni climatiche, per i cuccioli si aggirerà tra l’80 e il 90%. Purtroppo i cuccioli di foca rappresentano anche le vittime preferite degli stessi cacciatori, sono infatti ancora più docili ed indifesi, quindi facile preda, e la loro pelliccia è più morbida. La caccia comporterà la barbara uccisione dei cuccioli che nascono nei primi del mese. Lo scorso anno, in soli cinque giorni, dal 25 al 30 marzo, i cacciatori del Golfo di San Lorenzo avevano già superato di circa 1000 animali la quota stabilita per le uccisioni di cuccioli di foca. Circa 5.600 foche al giorno (per un totale di 28.000 animali) sono state uccise a colpi di fucile, dal momento che le condizioni del ghiaccio non consentivano ai cacciatori, se non in casi eccezionali, di scendere sul pack per uccidere i piccoli con il tradizionale bastone (hakapik); molti cuccioli, ormai morti, sono stati recuperati in acqua, dove avevano tentato invano di rifugiarsi. Una morte crudele, terribile, dunque quella a cui sono condannati questi animali, violenta: un team di veterinari indipendenti è riuscito a documentare un aspetto macabro, disumano. Il 42% delle foche che sono riusciti ad analizzare presentavano segni che mostravano che erano state scuoiate ancora vive: un altro 40% viene ripetutamente colpito, spesso alla testa, prima di morire. Per il governo canadese, invece, questi animali vengono uccisi in “maniera umanamente accettabile”. Sul sito della Lav si può visionare un video davvero raccapricciante che ritrae i cacciatori in azione, e i piccoli cuccioli di foca sul pack: spesso gli animali non fuggono anche se l’uomo, con un bastone alla mano, corre verso di loro e li colpisce, inesorabilmente, ripetutamente.

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