domenica 22 aprile 2007

Kikoko racconta il viaggio della speranza

Scatole di cartone con poche cose. E' il piccolo bagaglio di chi parte dalla propria terra. Poche cose che nulla valgono di fronte alla propria dignità. Si chiama la partenza questo quadro che apre la mostra itinerante "Il viaggio della speranza. Da Lampedusa a Borgo Mezzanone", promossa dalla Caritas di Borgo Mezzanone con il patrocinio della Provincia di Foggia. Dopo aver fatto tappa in alcuni centri della Provincia, sarà visitabile a Foggia all'auditorium di Santa Chiara fino a sabato 28 aprile. L'autore di questi quadri è Kikoko, togolese di 29 anni. Oggi lavora in un'azienda di Lodi. Ma il suo cammino è stato lungo, dal suo paese, in giro per l'Europa e poi in Italia, come documentano le sue opere: scene di vita quotidiana dei villaggi, approdi difficili, come appunto quello di Lampedusa, incontri che cambiano la vita, come quello con la comunità di Casa Speranza a Borgo Mezzanone, dove lo scorso ottobre ha chiesto lo status di rifugiato e dove è maturata l'idea di proporre questa mostra che racconta un'esperienza personale, quella di Kikoko, che è emblematica di chi lascia la propria terra e fatica ad integrarsi in un'altra società. La mostra è accompagnata da alcune fotografie e da pannelli con una scelta di poesie, curati da altri due ospiti di Mezzanone, Saki e Omar. "Far capire la propria cultura è difficile - dice Kikoko - ma se l'altro ha voglia di ascoltare diventa tutto più facile". In fondo siamo uguali dice Kikoko, e indica uno dei suoi quadri: l'ombra, quell'ombra uguale di due bambini di colore diverso.

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